Ho letto il libro di Vittorio Zucconi “Il lato fresco del cuscino”.
“Le nostre vite sono segnate da oggetti che rimangono impressi nella memoria, come a scandirla con visioni e suoni che sembrano rimasti lì a fissarci per sempre” (terza di copertina).
Con il suo modo di scrivere che è parlato, veloce, sintetico, colorito, vissuto, e mai sgrammaticato, Zucconi racconta la sua vita prendendo spunto da alcune cose: la macchina da scrivere Lettera 22, l’auto, gli alberghi, la radiolina…
E’ un libro che si vive pensando alla propria vita: ciascuno di noi ha delle cose che ha vissuto in modo particolare, che non dimentica.
Per me: la chitarra (Taize, oratorio, ragazze), i collegi (i giochi, gli amici, i preti, lo studio), il paese (la politica, l’associazione, il catechismo), i libri (a momenti: Templari, Pellerossa, Thriller), i dischi/cd (rock, i concerti, i canti di chiesa), i luoghi visitati (ferie, giri, associazione).
E voi?
Nella sezione “SEGNALAZIONI” la proposta.