La Bibbia come luce ai dibattiti etici odierni

Ho finito di leggere un libro di Pelletier Anne-Maria, una biblista francese, che offre un interessante visione sui problemi etici di oggi: la teoria gender, il movimento del transumanesimo, la maternità surrogata.
Ma l’autrice va oltre con una proposta decisamente interessante (e per me nuova) sul significato di relazione, e quindi di alterità e quindi della nostra necessità di prendere le distanze/negare la presenza di altri.

Nella sezione “SUNTI” alcune righe in merito.

Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei…

L’amico Walter Porcelli ci segnala questo libro:
Massimo Montanari, Il cibo come cultura – ed. Laterza –
10 euro ben spesi
Il libro tratta dell’evoluzione dell’alimentazione in funzione dei modelli culturali dal medioevo in poi, con qualche puntata sui sistemi precedenti.
Lo consiglio caldamente nonostante le temperature di questa estate.
Nella sezione “SEGNALAZIONI” la recensione del libro.

Non avere paura di pensarla diversamente

Ho finito di leggere il libro di Giuseppe Catozzella “Non dirmi che hai paura”: la storia di una ragazza, Samia, che vuole venire in Europa (dalla Somalia) per correre alle Olimpiadi di Londra 2012

Ognuno di noi la può pensare come vuole (pro o contro “Salvini”), ma umilmente consiglio di leggere questa storia vera: poi ciascuno potrà continuare a pensarla a suo modo, ma con delle conoscenze in più.

Nella sezione “SEGNALAZIONI” la proposta.

La scuola: prof, studenti e genitori; un problema o LA soluzione?

Ho letto il libro di Giovanni Floris “Ultimo Banco: perchè insegnanti e studenti possono salvare l’Italia”

Mi ricordo che quando tornavo da scuola, dopo aver ricevuto una rimprovero dal mio maestro/professore, mia mamma sapeva già cosa era successo (non ho mai capito come facesse!) e mi riprendeva con molta serietà (un modo politicamente corretto per dire che me le dava di santa ragione).

E ora?

Il libro cerca di dare una risposta ad una domanda inquietante: “Davvero stiamo diventando più ignoranti?”.
Giovanni Floris ci presenta la vita della nostra scuola: professori, studenti, genitori.
Se aggiungiamo i nonni (che hanno la loro parte nell’educazione dei nipoti), siamo tutti presenti; è quindi un libro che ci mette davanti alla nostra vita, oggi, in Italia.

E alla domanda iniziale che risposta dare? L’impegno di tutti, ciascuno occupando il primo banco della propria “classe”: “Dobbiamo alzarci, prendere i libri e i quaderno, lasciare il nostro posto all’ultimo banco e accomodarci al primo. Il primo banco, quello che spesso restava vuoto per paura dei professori e dei giudizi dei compagni. Sediamoci là, anche a costo di fare la figura dei secchioni. Certo non basta… è solo il primo passo” (pag. 192)

Nella sezione “SEGNALAZIONI” la proposta.

Le cose di ognuno di noi

Ho letto il libro di Vittorio Zucconi “Il lato fresco del cuscino”.

“Le nostre vite sono segnate da oggetti che rimangono impressi nella memoria, come a scandirla con visioni e suoni che sembrano rimasti lì a fissarci per sempre” (terza di copertina).

Con il suo modo di scrivere che è parlato, veloce, sintetico, colorito, vissuto, e mai sgrammaticato, Zucconi racconta la sua vita prendendo spunto da alcune cose: la macchina da scrivere Lettera 22, l’auto, gli alberghi, la radiolina…

E’ un libro che si vive pensando alla propria vita: ciascuno di noi ha delle cose che ha vissuto in modo particolare, che non dimentica.

Per me: la chitarra (Taize, oratorio, ragazze), i collegi (i giochi, gli amici, i preti, lo studio), il paese (la politica, l’associazione, il catechismo), i libri (a momenti: Templari, Pellerossa, Thriller), i dischi/cd (rock, i concerti, i canti di chiesa), i luoghi visitati (ferie, giri, associazione).

E voi?

Nella sezione “SEGNALAZIONI” la proposta.

4 libri da leggere

Ho appena terminato la lettura dell’ultimo libro di Paul Auster “4321”: libro originale e magistrale.
La storia di un ragazzo, Archie Ferguson, scritta secondo quattro vie/vite: e se fosse successo così, o così…!
Uno dei libri più belli, per me.

Mi è venuto in mento un altro libro scritto in “modo” originale: un thriller di Jeffery Deaver, “October List”; all’inizio viene raccontata il finale e alla fine viene svelato l’inizio: un viaggio a ritroso… ansiosi di conoscere l’inizio.

Un giallo  che ha fatto storia: Joël Dicker “La verità sul caso Harry Quebert”.  Quando il suo mentore è accusato di omicidio, allora  uno scrittore in crisi di creatività trova  le giuste motivazioni per un capolavoro: un giallo pieno di amore.

Il gusto del viaggio, ma non solo: l’amicizia, il contatto con gli altri che danno un senso alla tua strana esistenza; dal sud al nord dell’Inghilterra. Leggere questo libro è sentirsi in viaggio con lui.  E’ la prima opera di Rachel Joyce- L’imprevedibile viaggio di Harold Fry

Nella sezione “Segnalazioni” le quattro proposte.

 

Papa Francesco

Festeggiamo oggi i 5 anni del pontificato di papa Francesco.

La sua prima enciclica (Lumen Fidei) è una apertura al mondo: la fede non è solo un cammino, ma la costruzione di un luogo nel quale l’uomo possa abitare con gli altri.

Il suo “cantico delle creature”, l’inno al creato, la cui salvaguardia è una responsabilità di tutti noi; il cerchio è chiuso in se stesso… togliamogli la circonferenza e apriamoci al mondo (Laudato sii).

Nella sezione “Sunti” il richiamo alle due encicliche.

Chiese vuote: sfide per la fede

Si è svolto a Milano presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale un convegno dal titolo: IL SENSO DI DIO: scenari contemporanei e sfide per la fede.
locandina

Dalla costatazione di una crisi della fede (le chiese vuote) emerge l’esigenza di ascoltare le parole di questi uomini che non entrano più in chiesa: siamo convinti che questa spiritualità, “senza Dio”, è comunque aperta all’altro.
Cosa possiamo fare noi?
La lettura dei Libri Sapienziali è di aiuto ai giovani nel dare senso alla loro vita, convinti che si ama Dio quando si amano tutte le cose di questo mondo (il relatore parla di trascendenza immanente).  Dobbiamo quindi testimoniare che Dio salva, che ci dona il miracolo dell’esistenza e che ci insegna a vincere la paura dell’altro aprendoci al prossimo, convinti che il nostro cammino non è mai concluso ed è un cammino di libertà

Nella sezione a destra “Appunti” c’è una breve relazione con il materiale consegnato.

Raimondi Mario, un reduce dai lager nazisti

Sono passati pochi giorni dal 27 gennaio, Giorno della Memoria, ed ancor meno giorni dai fatti di Macerata.
Mi sono ricordato di un cislaghese, Mario Raimondi, a cui il 25 aprile 2006 ebbi l’onore di consegnare una medaglia d’oro , con la seguente motivazione:
“Per l’esempio datoci di saper mettere la propria vita a disposizione per salvare tante persone e per il bene della nostra Italia, il Comune di Cislago dona una medaglia d’oro al sig. Mario Raimondi”.

raimondi

Reduce dal campo di lavori forzati di Flossenburg, aveva conservato la fierezza e la voglia di lottare per la libertà propria e degli altri.

Mi aveva consegnato nell’aprile 2006 il racconto dattiloscritto della sua vita, che ho ritenuto giusto far conoscere a tutti.

Per motivi tecnici, ho dovuto suddividere il racconto i 5 parti, come pure la documentazione fotografica allegata al testo.

Il testo è nella sezione “Segnalazioni” a destra.

Forse la stanchezza, forse la voglia, forse il tempo…forse queste pagine possono essere utili